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26 aprile 2011 2 26 /04 /aprile /2011 16:32

Breve guida di respirazione diaframmatica contro l'ansia e il panico.

Se discipline come lo yoga perdurano nella pratica comune da decenni nonostante ogni tipo di scetticismo, è perché alla loro base sta l'attenzione sul respiro come pratica facilmente applicabile anche in contesti diversi dalla seduta di training.

Chi conosce anche superficialmente il potere che una respirazione profonda ha sulla interruzione dello stress, usa questo trucco naturale ogni giorno anche solo per dare beneficio al sistema cardiovascolare.

La maniera piu' semplice e veloce per riconoscere una buona respirazione diaframmatica è quella di distendersi e osservare la dinamica del sistema polmonare quando si abbandona il peso.

Immediatamente si noterà che avviene uno spostamento diverso dei volumi.

Non è più solo la cassa toracica ad allargarsi ma il ventre a gonfiarsi. Per avere maggiore certezza di tale movimento è sufficiente poggiare sull'addome una mano.

Ad alcuni questo potrà non apparire subito chiaro, in questo caso basterà fare una leggera pressione con la mano per rendersi conto della resistenza che la muscolatura addominale opporrà. Una volta individuata questa sensazione e posta l'attenzione sul meccanismo, il passo successivo è quello di ripetere l'operazione in piedi.

Ovviamente stavolta potrebbe essere piu' complicato sentire gonfiare l'addome poichè la maggior parte di noi non ha esperienza naturale di tale tipo di respirazione.

Il trucco sta nell'immettere aria all'interno come se si dovesse fare finta di avere una addome grandissimo, già , proprio come un gioco, uno scherzo. Meglio è se fatto allo specchio. Le prime volte naturalmente sarà più facile esagerare per prendere dimestichezza con l'azione interna dei muscoli. Con pochissimo esercizio pero' in seguito questa nuova condizione respiratoria sarà agevolissima ed attuabile in qualsiasi contesto e postura.

Un correlato fisiologico dell'ansia e dell'ansia grave che spesso sfocia nel disturbo da attacchi di panico, è l'accorciamento del respiro con l'aumento del battito cardiaco. Se in una condizione come questa saremo attenti a focalizzare la concentrazione sullo spostamento della quantità d'aria immessa dalla zona toracica a quella diaframmatica, ci troveremo in grado di agire sia sulla interruzione del flusso ansiogeno di pensiero sia sulla respirazione che in questi casi simula una reazione di attacco dall'esterno abbreviandosi come nel caso in cui si stesse correndo per la fuga, come un animale spaventato. E' un sapere semplice questo, alla portata di tutti e gratuito. Un atto naturale, il più naturale e il più semplice contro lo stress.

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